Questa statua lignea di autore ignoto della fine del ‘500 che rappresenta Santa Caterina d’Alessandria, vergine e martire, era custodita, in origine, nell’omonima chiesetta che sorgeva nei pressi dell’attuale cimitero già prima del 1544.
Su richiesta della Confraternita di cui era santa eponima, il Vescovo concesse il trasferimento della statua nella Chiesa della Concezione dentro le mura del Castello di Lipari, meno esposta alle possibili incursioni provenienti dal mare e in modo che i confrati potessero partecipare più agevolmente alle processioni.
La veste della Santa, sotto una più recente ridipintura azzurra, presenta tracce di oro zecchino che emergono dalle scrostature e ne testimoniano l’origine regale, al pari dell’acconciatura che le lascia scoperti i biondi capelli. Sotto il piede la testa del padre, pagano irriducibile che la fece torturare e uccidere.
Probabilmente con la mano destra la Santa reggeva un libro o la palma del martirio, mentre la sinistra posava sulla ruota dentata, strumento del suo martirio, elementi purtroppo ormai perduti.