Questi putti erano posti, in origine, accanto al grande Crocifisso, ancora allocato sull’altare, a cui è legato un evento miracoloso della storia di Lipari. Secondo le “Notizie storiche della Provincia dei Cappuccini di Messina” di P. Andrea da Paternò, nel 1722 l’isola di Vulcano cominciò a eruttare fuoco e lapilli, provocando numerose scosse telluriche. I Liparesi, impauriti, temendo un’imminente distruzione dell’isola, si radunarono supplici nel Convento dei Padri Cappuccini. Dopo che Fra’ Vincenzo da Petralia, in concetto di santità, invitò il popolo alla preghiera, si vide la mano destra del grande Crocifisso staccarsi dalla croce e tracciare un segno benedicente sul popolo raccolto in orazione. Il frate interpretò il prodigio come un segno della misericordia di Dio, invitando il popolo alla penitenza e alla conversione. Cessarono così le spaventose eruzioni di Vulcano e ritornò la serenità in mezzo al popolo