L’Arcangelo Raffaele e Tobia

Fa parte della serie di pale d’altare, di uguali dimensioni, commissionate per abbellire la Chiesa dell’Immacolata al Castello, fatta edificare dall’omonima Confraternita alla metà del ‘700.

La composizione artistica ritrae un episodio della celebre storia di Tobia, contenuta nell’omonimo libro biblico. Ritto sulla destra sta l’Arcangelo Raffaele, sotto le spoglie di anonimo viandante, come indicato dagli elementi che lo caratterizzano: il tipico bastone con gancio, la bisaccia a tracolla e le conchiglie applicate sulla mantelletta.

Chino sulla sinistra sta invece il giovane Tobia, subito dopo essere stato assalito da un grosso pesce, mentre riceve le indicazioni dell’Angelo. Così narra il libro biblico: L’angelo gli disse: “Afferra il pesce e non lasciarlo fuggire”. Il ragazzo riuscì ad afferrare il pesce e a tirarlo a riva. Gli disse allora l’angelo: “Apri il pesce e togline il fiele, il cuore e il fegato; mettili in disparte ma getta via gli intestini. Infatti il suo fiele, il cuore e il fegato possono essere utili medicamenti”.

Dedicata all’arcangelo Raffaele esiste a Lipari, in località Madoro, anche una piccola chiesetta, oggi quasi diruta, posta su una vecchia mulattiera accanto ad un antico abbeveratoio, alimentato un tempo da una sorgente presente nelle vicinanze.

Ignoto, sec. XVIII
L’Arcangelo Raffaele e Tobia
Olio su tela – proveniente dalla Chiesa dell’Immacolata di Lipari