San Michele Arcangelo, principe delle milizie celesti nel combattimento contro Satana e le sue schiere, viene qui rappresentato rivestito di un’armatura giallo-verde con un ampio manto rosso svolazzante, librato in volo e con uno stendardo nella mano sinistra. In basso, due angeli sottraggono due anime oranti alle fiamme del purgatorio. La vivace cromia, l’amplificata resa delle figure e l’accentuato dinamismo della scena suggerirebbero la mano di un discreto pittore di scuola siciliana attivo nel XVIII secolo, stilisticamente riferibile a Giovanni Tuccari.
Sicuramente la pala apparteneva ad uno degli altari laterali della Cattedrale dedicato al santo, come risulta dalle Visite Pastorali, prima della sostituzione di tutte le tele alla fine del XVIII secolo.
Dedicata a San Michele Arcangelo esisteva comunque una piccola chiesetta su Monte S. Angelo, i cui ruderi furono ancora visti dall’Arciduca Luigi Salvatore d’Austria nel suo viaggio alle Eolie e dove fino al XVIII secolo veniva celebrata una festa in suo onore l’8 maggio e il 29 settembre.
Dedicata a San Michele Arcangelo esisteva comunque una piccola chiesetta su Monte S. Angelo dove due volte l’anno, l’8 maggio e il 29 settembre, nel XVIII secolo veniva celebrata una festa in suo onore.