Cappella

Alla cappella privata del vescovo si accede dalla sala V.

Sulla parete di fondo del piccolo sacello, che presenta una pianta asimmetrica, è collocato un altare in marmo, realizzato – in sostituzione del precedente in legno – nei primissimi anni del 1900. Nella parte sommitale dell’altare è collocato un tronetto ligneo con un Crocifisso in osso ascrivibile al XVIII secolo.

Sui due ripiani accanto al tabernacolo ci sono 12 candelieri in legno intagliato e foglia oro, mentre sulla mensa dell’altare si trova un Canon Missae ad usum episcoporum ac praelatorum (libro liturgico contente il Canone della Messa), edito dalla tipografia vaticana nel 1745, con in copertina lo stemma del vescovo Vincenzo M. De Francisco.

Molto interessante, nella parete sinistra, una serie di quindici piccoli oli su tela con i misteri del Santo Rosario, provenienti dal coro della chiesa dei Cappuccini al Camposanto.

Il pavimento in maioliche siciliane testimonia i diversi rifacimenti che subì la cappella nel corso dei secoli; nella data della piastrella collocata sulla soglia è documentato quello del 1846 ad opera del vescovo Attanasio.