Salone d'Ingresso

Il Salone di ingresso è dedicato al vescovo domenicano Pietro Vincenzo Platamone, che nel 1725 inaugurò l’attuale Palazzo vescovile profondamente rinnovato rispetto ai modesti ambienti adibiti a residenza episcopale più di un secolo prima.

L’ampia sala, da cui prende avvio il percorso museale, introduce il visitatore nella storia religiosa cristiana di Lipari attraverso due tele che ritraggono i Santi protettori dell’Arcipelago, venerati sin dagli albori del cristianesimo e alla cui vicende si legano luoghi, eventi, tradizioni e leggende che hanno segnato la storia e la cultura delle Isole Eolie.

Il primo dipinto, olio su tela del XVIII secolo, rappresenta La Vergine Maria e i Santi Patroni di Lipari che intercedono presso la Trinità. Proveniente dall’antico altare di San Calogero della chiesa di San Giuseppe in Lipari, l’opera riflette la fede e la devozione degli abitanti delle Isole che vedevano nella Vergine Maria e nei Santi Bartolomeo, Calogero e Agatone dei potenti intercessori e protettori soprattutto contro le calamità naturali, come i frequenti terremoti di quel periodo.

La seconda pala d’altare, di più grandi dimensioni, rappresenta Il vescovo Sant’Agatone che riceve l’annuncio dell’arrivo del corpo dell’Apostolo San Bartolomeo. Olio su tela collocabile in un periodo a cavallo tra XVII e XVIII sec., proviene dall’antico altare di Sant’Agatone della Cattedrale di Lipari e rappresenta l’evento prodigioso che segna l’inizio del patrocinio di San Bartolomeo sulle Isole Eolie.

Dalla sala d’ingresso si accede, tramite una scala di pietra a tre rampe, al primo piano dove si trovano tre sale che ospitano, rispettivamente, le tavole del Cinquecento e i dipinti del Seicento e del Settecento, provenienti da alcune chiese dell’Isola non più esistenti o in attesa di interventi di recupero