Opera di buona fattura, presenta al centro della composizione la Vergine su un trono di nuvole con in braccio il Bambino che raccoglie in una piccola ampolla di vetro il latte che sgorga dal seno della Madre.
Inginocchiato, in basso a sinistra, sta San Bernardo da Corleone e, in posizione centrale, seduto accanto a un teschio, un angelo che regge un crocifisso e un cilicio, attributi iconografici del santo.
È interessante sottolineare che, quando il quadro venne realizzato, Bernardo (1605-1667) non era ancora stato canonizzato; tuttavia i suoi poteri taumaturgici e la sua fama di santità erano così diffusi che già nel 1771, appena tre anni dopo la sua beatificazione (1768), viene registrato a Lipari un altare a lui dedicato nella chiesa della Madonna delle Grazie.
Per quanto riguarda la Vergine Maria, secondo una tradizione di origine orientale, poi diffusasi anche in Occidente, capita spesso – soprattutto quando invocata sotto il titolo di Madonna delle Grazie – di ritrovarla con il seno scoperto o mentre allatta il Bambino. In questa tela, la presenza insolita della boccetta vitrea potrebbe far riferimento a un episodio della vita del Santo o a una reliquia del latte della Madonna conservata nella Cattedrale di Lipari, in un’ampolla di cristallo, che ogni 2 luglio veniva portata processionalmente nella chiesa della Madonna delle Grazie
Il vescovo Francesco Arata, nella visita pastorale del 1681, segnalando le singole reliquie presenti allora in Cattedrale annota: “In un piccolo vaso c’è un’ampolla di vetro in cui si conserva un po’ di latte della Beata Maria Vergine che dal Capitolo viene portato processionalmente alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, il 2 luglio di ogni anno”